... ma quanto sicuro è oggi il "posto fisso" e cosa comporta?
Per esperienza personale, mi occupo da anni di Ricerca e Selezione del Personale per la nostra azienda, sono confrontato quasi giornalmente con queste risposte alla domanda:
Cosa sta cercando? Che tipo di lavoro sta cercando? Cosa vorrebbe fare?
e con una "paga fissa"
Probabilmente queste risposte sono dettate dal fatto che queste persone non conoscono alternative.
Capisco difficilmente il contrario. Le persone non si rendono conto cosa significa veramente " Posto fisso e "Paga fissa"...
Eppure è proprio quello... lo dice la parola stessa... FISSO = NON CAMBIA !
Ma c'è di peggio!
ovvero
Ma allora quali vantaggi ci sono ad avere un "posto fisso " e la "paga fissa" ?
Uno pensa... posto fisso = posso stare tranquillo, ho la sicurezza di avere un lavoro ed un salario. SBAGLIATO! Non hai alcuna certezza, nessuna garanzia salvo il periodo di disdetta, 3 mesi...o forse 6 mesi se sei un dirigente.
In pratica il posto fisso e la paga fissa sono interessanti e convenienti unicamente per il datore di lavoro, per l'azienda, per il padrone.
Quanto sicuro è il posto fisso? non è per nulla sicuro, dura fin quando hanno bisogno di te!
Pertanto, sfatiamo un mito, una falsa credenza, un brutto modo di dire e di pensare...
Il posto fisso non è fisso e non è sicuro! è fisso fin quando non lo decide il tuo capo.
Per il lavoratore significa... "lavora e sta zitto"... queste sono le mansioni, i compiti, il lavoro da fare e questa è la pasa. se lo fai bene ... bene altrimenti ... a casa!
MA CI HAI MAI PENSATO? quando cerchi un lavoro e cerchi il posto fisso...????
Un'altra cosa che le persone cercano è un lavoro da Dipendente, Impiegato... Operaio
Le persone non si rendono conto del vero significato di "Dipendente e di "Impiegato"... di "Operaio"
Personalmente non mi è mai piaciuto essere "impiegato" e tanto meno essere un "dipendente"
Ho sempre cercato soluzioni lavorative dove potessi essere libero di esprimere le mie attitudini, qualità ed abilità in cambio di una retribuzione adeguata possibilmente proporzionale ai risultati portati all'azienda.
Tu... Hai un piano?
Pensi di meritare di più?
Qual’è il tuo piano per la sicurezza economica e per guadagnare quello che realmente meriti?
Ma quali sono le alternative al "posto fisso" ed alla "paga fissa"
Come descrive benissimo Kiyosaky nel suo best seller “Quadranti del cash flow” esistono 4 aree dove si guadagnano soldi, D-A-T-I
Abbiamo parlato in dettaglio qui sopra del quadrante “D” considerando vantaggi e svantaggi
Il quadrante "A" (area di guadagno “A”) è per gli autonomi, gli indipendenti per i quali i guadagni dipendono tutti da loro stessi, dalle loro capacità, dalle loro azioni e dal loro tempo. No lavoro no soldi.
Il quadrante “I” è per gli investitori, in borsa, valute, cripto valute, immobili, beni preziosi… Hanno soldi e fanno lavorare i soldi. Sono necessarie somme ed importi importanti, bisogna essere capaci, aggiornati, preparati, scaltri… si può guadagnare molto bene ma c’è pur sempre un grosso rischio.
Per ultimo voglio soffermarmi sul quadrante “T” Titolare d’impresa, Imprenditore, manager… persone che hanno creato e che posseggono un sistema con persone e mezzi che generano soldi continuamente indipendentemente da loro e dal loro tempo.
Il loro guadagno non è infatti legato al loro tempo, hanno persone che lavorano per loro che portano avanti l'attività, senza la necessità della loro presenza. Sono le persone che lavorano sull'azienda e non nell'azienda.
QUALE PREFERISCI ?
Personalmente « T » se fosse semplice poterci arrivare… Creare una azienda, un sistema che generi fatturati indipendentemente da me, dal mio tempo e dalla mia presenza… SAREBBE FANTASTICO !
Ma come creare un sistema del genere ? una fabbrica ? azienda... ? commercio ? franchising… ?
Esiste un modo nuovo, molto apprezzato e sperimentato da anni che permette ad ogni persona seriamente motivata di creare la propria azienda nell’azienda
SI…ESISTE! è proprio tutto vero ! Anch’io anni fa non sapevo, non conoscevo… poi un bel giorno, cercando soluzioni innovative mi sono imbattuto in questo moderno, serio e solido modello commerciale.
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Ing. Ivo Lucchini
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-------------------------- RIASSUNTO DA "QUADRANTI DEL CASH FLOW" di Robert Kiyosaky ------------------
I 4 quadranti del cashflow D-A-T-I : differenze
Potenzialmente ciascun individuo è in grado di generare reddito da ogni quadrante, per esempio un medico può scegliere di lavorare come dipendente in un ospedale, lavorare in proprio aprendosi uno studio per svolgere la sua attività, aprirsi uno studio medico, assumere altri medici e delegare un direttore che lo gestisca, o investire in altre attività.
Può anche compiere contemporaneamente più attività situate in differenti quadranti.
Questo dipende dalle caratteristiche possedute da ciascuno di noi, e indipendentemente dal quadrante di riferimento si può essere ricco o povero (a seconda delle proprie capacità).
Il quadrante D: i lavoratori dipendenti
I dipendenti vogliono avere un guadagno sicuro, e per averlo vendono il proprio tempo per denaro. Non vogliono né problemi né responsabilità e il loro unico obiettivo è quello di avere un contratto a tempo indeterminato e arrivare alla meritata pensione. Sono ancorati a vecchi ideali e sperano di fare lo stesso lavoro per tutta la vita.
La caratteristica fondamentale è che il loro guadagno è legato esclusivamente al loro tempo.
Il quadrante A: i lavoratori autonomi, indipendenti
Gli "A", i lavoratori autonomi non voglio dipendere da nessuno, sono quelli che lavorano sodo e si aspettano una ricompensa adeguata. Sanno che se il loro lavoro non sarà adeguato alle aspettative saranno pagati poco. Rispetto ai dipendenti preferiscono la libertà alla sicurezza. Evitano per quanto possibile di assumere dei dipendenti o collaboratori perché non li reputano abbastanza bravi, e se lo dovessero diventare potrebbero essere dei futuri concorrenti.
I lavoratori autonomi per eccellenza sono i piccoli artigiani: idraulici, imbianchini, piastrellisti e simili. Fanno tutto da soli, al massimo con un paio di collaboratori, sono sempre di corsa e sommersi dal lavoro. Se per si ammalano non si portano a casa lo stipendio, ma non hanno padroni.
Il quadrante "T": i titolari di impresa o grandi manager
I Titolari invece si circondano di collaboratori e dipendenti super preparati delegando la gran parte dei compiti dell’azienda. Sono dei leader e posseggono abilità tecniche negli affari. Una differenza evidente tra i Titolari rispetto ai lavoratori autonomi è che quando vanno in ferie continuano a produrre reddito.
Il loro guadagno non è infatti legato al loro tempo, hanno persone che lavorano per loro che portano avanti l'attività, senza la necessità della loro presenza. Sono le persone che lavorano sull'azienda e non nell'azienda.
Il quadrante "I": gli investitori
Gli Investitori solo coloro che fanno soldi con i soldi. Come le persone del quadrante T, i Titolari, hanno i propri redditi slegati dal tempo. La differenza tra i quadranti di sinistra, D e A, e quelli di sinistra, T e I, è solo questa. I primi vendono il loro tempo in cambio di denaro, i secondi hanno un reddito slegato dal proprio tempo.
La differenza è evidente, non hanno limiti di guadagno. Un D o un A difficilmente potrà guadagnare 50.000 euro al giorno, mentre per T e I è una cifra assolutamente possibile.
DIVERSE FONTI DI REDDITO
I ricchi ottengono in media il 70% dei loro introiti dagli investimenti e il 30% dagli stipendi (se sono dipendenti lo sono della propria azienda); invece i restanti (siano essi di ceto medio o poveri) ottengono l’80% del reddito dallo stipendio e solo il 20% dagli investimenti.
Definendo come ricchezza il numero dei giorni in cui si può vivere utilizzando i risparmi senza finire al verde, le persone dei quadranti di destra riescono a generare più soldi di quanto riescano a spenderne.
Quando questa condizione si verifica per le persone dei quadranti di sinistra, dipendenti e lavoratori autonomi, è sinonimo di aumento di lavoro, così come di stress e di una situazione difficilmente sostenibile nel lungo periodo.
Piccola nota: i redditi da investimenti oltre ad essere slegati dal tempo sono tassati in maniera inferiore rispetto a quelli da lavoro. Ciononostante l’avversione al rischio fa sì che in questo quadrante ci sia sempre una piccola percentuale di persone.